Back TO Bach nasce nel 2015 come evento straordinario, in occasione dell’esecuzione della Messa in si minore da parte del Coro Maghini, sotto la direzione di Ottavio Dantone a fianco dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nell’ambito della propria stagione musicale.
Dall’anno successivo Back TO Bach diventa un festival, ideato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, allo scopo di realizzare un calendario di appuntamenti con la musica di Johann Sebastian Bach che arricchiscano l’offerta musicale della città.
Nel vasto panorama della musica del maestro di Eisenach ogni anno si individua una tematica caratterizzante, come ad esempio I colori di Bach nel 2018, oppure Bach per tutti, tutti per Bach nel 2019.
Dal 2018 Back TO Bach entra a far parte del progetto Intrecci Barocchi, promosso e sostenuto dalla Ragione Piemonte e realizzato in collaborazione con Academia Montis Regalis, Accademia Stefano Tempia e Musici di Santa Pelagia.
Dal 2025 il Festival Back TO Bach rientra nella rassegna "I Musicali Concenti", che celebra 30 anni del Coro Maghini, 20 anni dell'Accademia Maghini e 10 anni del festival Back TO Bach.
Chi siamo
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Ascolta il Coro Maghini
“Gioseffo che interpreta i sogni” è un Oratorio di Antonio Caldara, rappresentato a Vienna nel 1726, inedito e mai eseguito integralmente in epoca moderna. Questo titolo è stato scelto per un concerto che si terrà in occasione delle celebrazioni dei 200 anni del Museo Egizio di Torino.
Al momento di accostarci al manoscritto per la sua trascrizione ci siamo resi conto dell’enorme valore musicale e musicologico della partitura; abbiamo pertanto deciso di dare vita a un’operazione di più ampio respiro, un progetto che comprende la pubblicazione della partitura e la registrazione di un CD presso una casa editrice e discografica in grado di garantire una vasta distribuzione internazionale.
Per gli aspetti artistici ci siamo rivolti a un direttore d’orchestra di grandissimo valore, Alessandro De Marchi, e a un cast di solisti specializzati nel repertorio settecentesco e riconosciuti a livello europeo.






