1685, UNA BUONA ANNATA: BACH,HAENDEL, SCARLATTI
Nello spirito a volte “trasgressivo” che da sempre caratterizza il festival, basato sul contrasto tra approcci filologici al repertorio barocco e sue libere reinterpretazioni, viene proposto anche quest’anno un singolare confronto tra un violoncellista barocco e un fisarmonicista moderno: due giovani concertisti si approcciano a tre grandi del passato, tutti nati nel 1685.
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Suite n. 2 in re minore BWV 1008
Prélude – Allemande – Courante – Sarabande – Menuet I e II - Gigue
Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009
Prélude – Allemande – Courante – Sarabande - Bourrée I e II - Gigue
GIULIO SANNA violoncello
Johann Sebastian Bach - Sergio Scappini
Trittico
Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata in re minore K. 141
Sonata in mi maggiore K.380
Georg Friedrich Haendel (1685-1759) – Stefano Arato
Ceremonies
STEFANO ARATO fisarmonica digitale
Giulio Sanna è nato a Torino nel 1994, si è diplomato al Conservatorio “G: Verdi” con Massimo Macrì con il massimo dei voti. Con il sostegno della De Sono ha ottenuto il Master Performance alla Musik-Akademie Basel nella classe di eccellenza di Thomas Demenga; contemporaneamente si è specializzato in violoncello barocco alla Hochschule für Musik Freiburg con Christoph Dangel. Collabora con la Kammerorchester Basel, con la quale ha suonato in sale come la Tonhalle di Düsseldorf e la Elbphilharmonie di Amburgo sotto la direzione di Giovanni Antonini e con altre orchestre e gruppi da camera quali Swiss Chamber Concerts, Yes Orchestra (Young Euro-Asian Soloists) e Musique des Lumières. Con il quartetto d’archi TAAG ha suonato in rassegne come MITO, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Mantova Chamber Music Festival. Il Quartetto, ha studiato alla Scuola di Musica di Fiesole e alla Musikhochschule Lübeck con maestri come Heime Müller, Hatto Beyerle, Johannes Meissl, Patrick Jüdt, Antonello Farulli, Miguel da Silva, Andrea Nannoni. Dal 2019 è membro del Flumen Trio. Giulio Sanna suona un violoncello Andrea Castagneri del 1739.
Stefano Arato classe 1993, si avvicina alla musica con lo studio del pianoforte per poi dedicarsi alla fisarmonica diventando allievo prima del M° Agagliate e poi del M° Pitzianti. Nel 2014 viene ammesso al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, presso il quale consegue, a pieni voti e lode, il Diploma di I livello (2018) e il Diploma di II livello (2021) in fisarmonica nella classe del M° Scappini. Ha partecipato a seminari e masterclass con Giorgio Dellarole e Yeugeniya Cherkazova. Ha frequentato il corso di formazione Suzuki Accordion Project presso l’Associazione Culturale Suzuki Asti e ha conseguito il Master di I livello in fisarmonica digitale presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano con la votazione di 110. La variegata attività include il neonato progetto cameristico Duo Papifleur, fisarmonica acustica e digitale e voce il quale propone programmi di ambito classico, la partecipazione a diverse prime esecuzioni assolute e italiane di opere da camera tra cui The Great Houdini (A. Pape), Euridice e los titeres de Caronte (J. A. Amargos), Davide e Gionata (M. Emanuele), la collaborazione con il gruppo Mishkalè, formazione di spicco nell’ambito della musica klezmer, la presentazione di recital solistici e da camera in diversi ambiti e generi musicali in rassegne tra cui Back TO Bach, Alt(r)i Suoni, festival Gaudete, Musicae Donum. È attualmente docente di fisarmonica presso il Suzuki Talent Education Musicalcentro (Rivoli), presso il Centro di Formazione Musicale di Torino e presso l’associazione Musica in Cerchio di Pianezza (To).