In Dulci Jubilo
Meine liebe Freundin,
Qui a Lipsia il freddo è pungente e stanno cadendo copiosi fiocchi di neve. La città sembra incantata, con le sue botteghe variopinte incorniciate dal bianco candido della neve, e si sentono tanti buoni profumi uscire dalle case delle persone più abbienti. Si respira il bello dell’inverno: stare al caldo in casa, godere della famiglia, pregustare il Natale.
A questo proposito, ho voluto prendere la penna immediatamente appena tornata a casa dal Gottesdienst di inizio Avvento, per raccontarti la ricchezza della musica che ho udito: ti sarebbe piaciuta moltissimo, ne sono certa. Per essere sicura di non dimenticare nulla, ho copiato dagli appunti del Kantor l’ordine di esecuzione dei vari brani:
“(1) Si preludia. (2) Motetta. (3) Si preludia sul Kyrie, che viene eseguito per intero. (4) Si intona davanti all'altare. (5) Si legge l'Epistola. (6) Si canta la Litania. (7) Si preludia sul corale. (8) Si legge l'Evangelium. (9) Si preludia alla musica principale [= Cantata]. (10) Si canta il Credo. (11) La predica. (12) Dopo la predica, come d'abitudine si cantano alcuni versetti di un Lied. (13) Verba Institutionis [= istituzione della Santa Cena]. (14) Si preludia alla musica. E dopo questa si alternano preludi e canto di corali, sino al termine della Comunione”.
Praticamente si trattava di un paio d’ore di musica, tutta bellissima e molto varia, con i Preludi d’organo, i canti cui anche noi potevamo unirci (i Lieder d’avvento, ossia i Corali) e la magnifica Cantata. Questa era stata composta dal Kantor basandosi sul Lied “Nun komm, der Heiden Heiland”, che, come saprai, ha origini molto antiche essendo una parafrasi tedesca dell’inno Veni redemptor gentium che cantano anche i cattolici.
La musica di Bach ci ha fatto pregustare la gioia del Natale anche se ancora mancano quattro settimane – nelle quali la penitenza impone di far tacere anche la musica concertata. Tuttavia Bach riesce sempre a trasmettere l’anticipazione della gioia, anche grazie alla presenza di tempi di danza nella sua musica sacra. I maligni dicono che riutilizza delle composizioni profane che aveva scritto in altre occasioni, ma quelli che lo apprezzano (e sono i più) affermano invece che così facendo nobilita tutto ciò che esce dalla sua penna. C’è ovviamente chi brontola sentendo musica di danza in chiesa, ma in fondo anche il Re Davide danzava, no?
A me è piaciuta moltissimo, e, ripeto, sarebbe piaciuta tanto anche a te.
Ti auguro di trascorrere lietamente questo Avvento, e ci vedremo sicuramente per il Natale.
Nel frattempo, rimango la tua cara Freundin
Johanna Müller
Testo a cura di Chiara Bertoglio